Come reagire ai momenti di crisi? I manager si comportano in modo adeguato? Guardano al futuro o ancora al passato?

La teoria del punto cieco della Leadership.

La Teoria U di Otto Scharmer ci fa riflettere sulle modalità con cui le aziende affrontano i momenti di crisi. Il buon senso indicherebbe la strada del cambiamento: una variazione delle strategie, dei processi organizzativi, dei comportamenti della leadership. Ma spesso le soluzioni ai problemi provengono dalle stesse idee che li hanno creati, costruendo un circolo vizioso da cui diventa difficile uscire.

Qual è l’errore della leadership?

Accade spesso di partire dal passato per realizzare un futuro simile alla realtà già vissuta, che porta gli stessi comportamenti e gli stessi errori.

Cosa accadrebbe se ci liberassimo del passato?

Sia chiaro: sottolineiamo che la teoria non suggerisce di dimenticarci del passato. Ciò che è stato fatto è utile per formarci, arricchire la nostra esperienza, imparare dai nostri errori.

Ciò a cui dovrebbero ambire i manager delle aziende è

liberarsi dalle abitudini consolidate, scendendo nel profondo verso il punto cieco per ripartire verso il futuro di vero rinnovamento, che lo chiama e lo attira a sé.” U. Santucci

Il comportamento usuale (quello di costruire un futuro simile al passato) viene chiamato da Scharmer downloading.

Downloading, sta a significare che si scaricano nozioni acquisite, esperienze pregresse, idee preconcette, perfino luoghi comuni, e si ascolta solo chi la pensa come noi, senza fare nessuna elaborazione critica originale.” U. Santucci

Come possiamo raggiungere un futuro nato dal cambiamento?

I buoni leader non procedono sulla superficie, ma scendono nel profondo e proseguono a U fino a emergere in un futuro nuovo, un terreno fertile per idee e sviluppo, un tempo ricco di potenziali per affrontare al meglio problemi, crisi, periodi difficili.

Come si compone il viaggio a U?

  1. Ascoltare sé stessi, ma anche chi ci sta attorno.
  2. Osservare senza filtri e pregiudizi, per scoprire realtà che non conosciamo.
  3. Avere mente, cuore e volontà aperti per guardare con occhi nuovi la situazione nel suo insieme e far emergere così un nuovo insieme.
  4. Lasciar andare il risaputo e far venire a galla un futuro nato dall’insieme, non da una sola parte o punto di vista.
  5. “Quando un piccolo gruppo di persone chiave per l’organizzazione si impegna allo scopo e ai risultati di un progetto, la potenza della loro intenzione crea un campo di energia che attrae le persone, le opportunità e le risorse che fanno accadere le cose, come nel processo minerale di cristallizzazione. Questo gruppo centrale diventa per tutti gli altri gruppi un veicolo verso il futuro.” U. Santucci

  6. Affrontare resistenze di pensiero o di emozione e volontà; integrare pensiero, sentimento e volontà; apprendere attraverso l’azione e non restando fermi.
  7. creare un gruppo di persone (simili per valori, volontà e obiettivi) per passare dalla discussione alla creazione in squadra del nuovo futuro.

Buon lavoro e buon futuro a tutti.